Questa rubrica ideata da I0XKH Carlo e IW0FKL Massimiliano e
realizzata con la fattiva collaborazione di IW0ETJ Fabio, ha lo scopo di avvicinare tutti
i radioamatori e non, ad una conoscenza più approfondita dell'uso del PC in un
collegamento dati su rete Ethernet, Intranet, Internet, Radio o Packet. Le informazioni
pubblicate sono frutto di ricerche su pubblicazioni esistenti e/o esperienza . Ogni
commento e/o critica è gradita purchè a carattere costruttivo.
- Collegamento ad internet via radio
- Introduzione al protocollo TCP/IP
- Le basi del TCP/IP
- Il protocollo TCP/IP
- Gateway nel mondo
Proprio laltra sera navigando in iternet, mi sono imbattuto su
un buon documento redatto dal collega Marco Menchise - IZ8AEB.
Io ho pensato di riproporlo in una forma meno tecnica in modo da incuriosire persone che
amano la radio che fanno packet da vario tempo e vogliono fare unesperienza un
po diversa. Si sa che lo sviluppo di internet è stato vertiginoso ed ormai chi
possiede un pc ha anche un accesso alla grande rete, ma via radio si può accedere ad una
parte di rete internet che si discosta un po dallidea comune. Infatti è un
realtà tutta radioamatoriale dove è possibile fare ancora qualche esperienza fuori dal
comune. Prima di capire come si possa fare un collegamento alla rete delle reti con la
radio cerchiamo di capire a grandi linee come funzioni il Packet ed Internet.
Il Packet altro non è che una trasmissione a pacchetti che avviene
tra due computer. In altre parole è possibile passare delle informazioni presenti su un
pc ad un altro spezzettandole in pacchetti. Quindi un file viene diviso in più pezzi che
vengono trasmessi ad uno a uno applicando ogni volta i dovuti controlli per verificare che
la trasmissione sia avvenuta senza errori. Tutto questo avviene secondo un protocollo
(ciò secondo delle fasi ben precise) che va sotto il nome di AX25, o meglio AX25
incapsulato. LAX25 è nato per una trasmissione via cavo, in un secondo momento
linformazione è stata messa su di una portante e lanciata in antenna. Il nostro
modem packet comunica in AX25 , mentre il modem telefonico parla con un server internet in
tcp/ip. Già questo fa capire il perché un modem telefonico non può essere usato per
fare Packet e viceversa.
Intenet come ci dicano da tutte le parti sono tanti computer legati fra loro con dei
cavi, delle linee telefoniche, delle fibre ottiche etc., che comunicano in tcp/ip
(Transmission Control Protocol/Internet Protocol). Ogni computer posto in rete ha un
ip-adress, cioè un numero identificativo, quindi ogni volta che accediamo ad Internet
anche al nostro pc viene dato un numero che lo identifica nella rete. Grazie a questo
identificativo è possibile navigare da un sito ad un altro e spostarci fra le varie
informazioni. Lip-adress è costituito da quattro numeri separati da un punto. Il
primo individua grossolanamente la classe di appartenenza. Quindi ad esempio
195.xxx.xxx.xxx rappresenta il provider Tiscaliner per lItalia (questo vuole essere
solo un esempio). Gli altri numeri indicano una gerarchia. Il provider assegna un ip
allutente ogni volta che lutente chiede di accedere ad internet, quindi
lidentificativo cambia da connessione a connessione. Questi numeri sono gestiti da
delle leggi che ne definiscono lesatto impiego, al mondo radioamatoriale sono stati
assegnati gli ip che inizia per 44. Quindi via radio visto il basso numero di utenti si ha
un ip statico proprio come in internet commerciale lha Ibm o Microsoft, loro questi
numeri se li comprano a suon di miliardi a noi li danno gratis. La fregatura sta nel fatto
che via radio possiamo accedere solo a quelle macchine che hanno per dominio 44, come via
telefono si può accedere solo ai domini di carattere commerciale e quindi non a quello
radioamatoriale o di altro genere. Insomma via radio si accede ad una rete internet
riservata solo a noi, ma con tutti quei servizi di rete utilizzati e dal sistema
commerciale.
Per entrare in questo mondo, bisogna trovare in frequenza un gateway farci dare un
ipadress configurare la nostra macchina e tentare lavventura. Un gateway non è
altro che un server o più semplicemente un pc capace di collegarsi su una o più porte
via packet (con delle radio) e su una o più porte via internet (con un ethernet). Per noi
quindi rimane come collegare una BBS in modo tradizionale, ma dobbiamo usare dei programmi
che opportunamente configurati (AGWPE, FlexNet oppure linux+ax25) ci permettono di mandare
in aria dei pacchetti AX25 che al loro interno contengono dei pacchetti TCP/IP (questo è
un 'incapsulamento'). Questa tecnica e' un po' dispendiosa perché' ogni protocollo
aggiunge bytes di controllo (overhead) alle informazioni vere e proprie, causando un
rallentamento nel trasferimento dei dati. La cosa è però necessaria perché' il TCP/IP
ha bisogno dei servizi forniti dall'AX25, visto che il primo collegamento avviene via
radio.
L'accesso alla rete pero', e' subordinato alle restrizioni che il gestore del gateway
intende adottare per regolare il traffico. Alcuni anni fa il radio-gw di Pisa era
completamente aperto: si aveva in tutto e per tutto un collegamento con IP fisso a una
velocità' accettabile; in seguito, a causa dei soliti problemi sono state introdotte
delle limitazioni; le attuai condizioni sono:
1) email funzionante al 100% (da e verso tutto Internet commerciale);
2) ftp, telnet, web, ecc funzionanti al 100% solo da e verso siti appartenenti alla
rete 44.x.x.x (quella dei radioamatori);
3) servizio web esteso al alcuni siti non appartenenti alla rete 44 (ma di interesse
radio amatoriale) mediante l'uso di una macchina proxy ;
A causa delle limitazioni di cui al punto 2, tu non puoi collegarti alla mia macchina
quando sei collegato ad internet perché il radio-gw non farebbe passare i pacchetti
diretti verso di me in quanto essi non provengono da un ip 44.x.x.x .
Spero con questo articolo di aver posto in forma comprensibile un argomento non a tutti
familiare.
A tutti un 73 da IW0ETJ Fabio Monaco
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Dopo aver spiegato un po le origini del protocollo TCP/IP
cercherò di illustrare in modo più specifico i sui aspetti tecnici. Ovviamente ho
cercato di mantenere un linguaggio chiaro e semplice in modo da essere compreso da persone
che non fanno parte del mondo informatico. Questa piccola guida non può sostituire e/o
analizzare tutte le particolarità del TCP/IP, ma offre una visione generale e saranno ben
accetti consigli e/o discussioni per aggiungere ulteriori punti a questo testo.
Il TCP/IP (che stà a significare: Transmission Controlo
Protocol/Internet Protocol) nasce con lesigenza di condividere informazioni e dati
fra più computer che lavorano con sistemi operativi differenti. Questa necessità fa del
TCP/IP un protocollo aperto ovvero che la sue direttive, le sue specifiche sono a
disposizione della comunità scientifica e informatica. Quindi in poche parole è un
qualcosa di chiaro a tutti e che tutti possono implementare mantenendo le stesse
caratteristiche tecniche. Il TCP/IP non è un protocollo singolo ma è una somma di
più protocolli. Ognuno di questi aggiunge un servizio utile al TCP/IP per trasferire
pacchetti di informazioni via PPP, SLIP, Ethernet, linee dedicate, trasmissione via X.25, radio.
Per qualsiasi cosa si voglia fare con uno o più computer collegati in rete , come ad
linvio delle e-mail ,il TCP/IP deve mettere in funzione il servizio ad hoc. Il
TCP/IP unisce più protocolli per costituire un sistema di processi di intercomunicazione
molto avanzata e duttile.
E doveroso ricordare che Internet, e la famiglia di protocolli
che permette a Internet di esistere (Il TCP/IP, appunto), appartiene a tutti ed non è
di nessuno. Solamente le tecnologie che uniscono due computer fra di loro possono
appartenere a qualcuno (come, ad esempio, una linea digitale, una coppia di modem etc. etc.)
ma il protocollo software che utilizza queste tecnologie sono liberamente distribuibili,
non ci sono nè royalty da pagare, nessuno si può arrogare la paternità di Internet e
tantomeno dei servizi basilari di Internet. Questi protocolli sono nati "liberi"
e sono il risultato di un lavoro svolto da centinaia di persone sparese per il mondo
nell'arco di vent'anni e per loro scelta le specifiche, i sorgenti, le applicazioni
minimali sono a completa disposizione del mondo scentifico.
Ritornando al protocollo TCP/IP permette di far comunicare due sistemi
differenti, dividendo le informazioni che devono comunicare in pacchetti. Un po
tutti i protocolli di comunicazione fanno questo, a noi radioamatori viene subito in mente
il packet, ma possiamo pensare anche al CW. Infatti due radioamatori che telegrafano fra
di loro, non butteranno giù tutto quello che devono dire in un'unica trasmissione, ma
spezzeranno linformazione da trasmettere in più trance, assicurandosi che
linterlocutore abbia ricevuto il msg fino a quel momento trasmesso.
Il TCP/IP fa ancora qualcosa di più di due radioamatori che comunicano
in CW, infatti il protocollo una volta divisa linformazione la consegna a quei
computer che hanno un giusto IP (Internet Protocol) Ogni macchina,
all'interno della rete Internet, ha un suo indirizzo, univoco per permettere una perfetta
e indicutibile trasmissione nella rete stessa. Per fare una metafora, che riesce molto
bene nel mondo dell'informatica, un "IP Address" è perfettamente riconducibile
al proprio indirizzo di casa; le Poste e Telegrafi sanno come portare fino a casa vostra
una lettera e quindi, ritornando al nostro campo, un IP address deve essere univoco per
permettere ai vari pacchetti di poter ritornare indietro dalla rete. Quindi grazie a
questo IP, che può essere interpretato anche come la nostra sigla (infatti ogni
radioamatore dovrebbe poter essere individuato univocamente da un'unica sigla, i pirati
rovinano come sempre tutto), è possibile su un unico canale fare un qso in telegrafia da
100 o 1000 operatori contemporanei. Infatti ogni trasmissione che viene compiuta sa grazie
allIP a chi viene indirizzata.
Il formato di un indirizzo IP si compone di una stringa a 32-bit. I
32-bit di un indirizzo IP sono divisi in quattro parti da 8-bit. Ogni parte è un numero
compreso tra 0 e 255. In un indirizzo IP, le quattro parti a 8-bit sono separate da un
punto ".". Un esempio: 192.106.166.93 è un indirizzo IP corretto;
450.222.410.120 è un indirizzo IP non valido.
Per una massima flessibilità e configurazione, gli indirizzi IP
sono assegnati secondo la dimensione stessa della rete alla quale poi vanno gestiti. Le
reti sono divise in:
- Classe A
: Si fissa il primo numero per indicare una certa rete mentre gli altri tre
per gli indirizzare le periferiche, permettendo un'indirizzamento massimo di 16 milioni di
macchine.
- Classe B
: Si fissa il primo ed il secondo numero per indicare la rete e gli altri
due per indirizzare le periferiche. Permette la configurazione di circa 65,000 macchine.
La classe B normalmente è di poche compagnie che hanno molte macchine
da poter inserire nella rete Internet.
- Classe C
: Si fissano i primi tre numeri per individuare la rete (che, sono sempre
fissi nell'ambito della rete stessa) e lultimo numero per indirizzare delle
periferiche. Permette la configurazione di 254 macchine. Una Classe C è molto diffusa
nella rete Internet (MC-Link ne è un esempio
Ai radioamatori è stata ritagliata una rete con il primo numero fisso
e gli altri tre variabili a piacere. Quindi ci è stata data la possibilità di gestire 16
milioni di computer, in comunicazione contemporanea fra loro. Comunque se la cosa non
dovesse bastare è possibile espandere la rete grazie a degli altri numerelli, che
costituiscono il Netmask.
Questi sono altri 4 numeri ausiliari che aggiunti a quelli di IP
aiutano ad indirizzare più macchine sullo stesso IP. Una definizione pi ù tecnica, ma
poco utile ai nostri scopi e la seguente.
Il netmask, molto semplicemente, è la porzione di rete di un
indirizzo IP impostato a 255 e è usato per ricavare la porzione della rete utilizzata per
determinare il routing dei pacchetti all'interno della rete stessa.
Esempi:
- Classe A
: il "Network Mask" è 255.0.0.0.
- Classe B
: il "Network Mask" è 255.255.0.0.
- Classe C
: il "Network Mask" è 255.255.255.0.
Per quanto riguarda MC-link, dato che utilizza varie reti in Classi
C (esse sono: 192.106.166.*, 192.106.229.*), il "Network Mask" deve essere
impostato a 255.255.255.0.
.In ultimo vediamo brevemente il DNS
Domain Name Server (DNS)
Esiste un documento detto RFC (Request for Comments) che
definisce i nomi, gli indirizzi e il "routing" a questo modo:
Un nome indica come ricordi un indirizzo. Un indirizzo indica dove si
trova, quindi il vero indirizzo. Una strada indica come arrivarci.
Ogni interfaccia di rete (quale che sia: una scheda di rete, una
porta seriale, una linea digitale) configurata all'interno di una rete amministrata dal
protocollo TCP/IP è identificata da un univoco indirizzo IP a 32-bit. Un nome (detto Host
Name) può essere assegnato per qualsiasi interfaccia che abbia un indirizzo IP
corretto.
I nomi sono assegnati alle periferiche poichè è più facile
ricordare un nome anzichè una successione, ordinata o meno, di numeri separati dal punto
(inidirizzo IP). I computer ragionano a numeri, noi umani ragioniamo meglio con i nomi.
Per fare un esempio, mclink.mclink.it (che corrisponde alla
macchina mclink, ovvero alla BBS) è più facile da ricordare che di questo numero: 192.106.166.93.
Quindi un DNS prende il compito di convertire gli eventuali Host
Name (detti anche alias) in indirizzi numerici e viceversa. È solamente una
convenzione e una facilitazione per noi umani. Se facciamo Telnet (servizio di connessione
diretta ad un computer) a mclink.mclink.it oppure a 192.106.166.93 è
esattamente la stessa cosa.
Il DNS di MC-Link è il seguente: 192.106.166.1
Per capire meglio un DNS, basta ascoltare il signor Giulio IK0NWA.
Infatti lui riesce a dare deglalias a delle sigle ben precise, in modo da ricordare
meglio le persone. La sua sigla diventa IK0 Nove Wisky Antichi che individua comunque in
modo univoco la stazione di Giulio.
Spero che con questo articolo, sia riuscito a far capire meglio chi è
e cosa fa il TCP/IP. A noi non serve entrare nella su struttura e nella sua filosofia di
funzionamento. A noi basta sapere che quando facciamo un E-Mail, o quando scriviamowww.arac.itil TCP/IP ci sta dando dei servizi che ci permettono di finire ad esempio
sul sito ARAC e non su quello CISAR od ARI e viceversa.
Lesempio su McLink, non vuole essere pubblicità ma solo un
esempio valido. Spero che Giulio IK0NWA non si sia offeso ad essere paragonato ad un DNS,
ma per chi lo conosce è un buon esempio!!! Spero di aver fatto cosa gradita
Colgo loccasione per ringraziare il sito ARAC, che accoglie i
miei articoletti
73 da Fabio IW0ETJ
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Introduzione al protocollo TCP/IP
Fra le mie carte e molta roba presa dalla grande rete è spuntato
questo piccolo articolo. Non vuole essere sicuramente un trattato in materia, ma visto
largomento di qualche mese fa (Internet via radio), è giusto dare un idea di cosa
voglia dire la parola TCP/IP.
Cercherò di dare una breve spiegazione partendo proprio da quando
Internet era solo un idea.
I calcolatori allora come adesso, pur avendo sistemi operativi diversi,
dovevano riuscire a "parlare" la stessa lingua. Lidea informatica fu
quello di sfruttare il metodo del packet switching; tale idioma nasce informalmente nel
1973, grazie a Vinton Cerf (che in unintevista rilasciata a Mediamente ne spiega le
caratteristiche) e Robert Kahn. I due ricercatori diedero vita al progetto di
realizzazione di una architettura di cooperazione tra reti (internetworking), in grado di
collegare tra loro reti diverse basate su pacchetti di informazioni e macchine diverse
collegate a reti diverse ma interconnesse. Tale architettura si basa sul protocollo
tcp/ip, del quale vennero realizzate quattro versioni tra il 1974-1978, fino a quando il
protocollo divenne standard di riferimento: erano i primi anni '80, e la rivoluzione
Internet prendeva sempre più piede, appoggiata anche dalle autorità e dalle imprese.
Tecnicamente, il protocollo tcp/ip è formato da due protocolli distinti che svolgono
funzioni diverse nella trasmissione dei dati: il TCP gestisce l'organizzazione dei dati e
il controllo della trasmissione di questi ultimi, in quanto poiché i dati da inviare sono
troppo grandi ne ridimensiona la grandezza, li spezzetta in pacchetti più piccoli e li
ricompone nel momento in cui arrivano al computer scelto. Compito del protocollo IP è
invece quello di trasmettere i dati e di gestire il traffico fra i diversi computer
collegati; tale protocollo, infatti, impacchetta i dati in uscita e li invia , trovando la
strada migliore per l'invio. Altro compito assolto dal protocollo IP è l'invio dei dati
ad un indirizzo esistente, utilizzando uno schema di "indirizzamento" dei
computer collegati, basato su un sistema di indirizzi numerici. Infatti in Internet ogni
sito logico è individuato da un solo indirizzo numerico, intellegibile da parte di un
computer; l'indirizzo numerico è determinato da quattro campi separati tra loro da un
punto, in cui ogni campo può assumere valori da 0 a 255 per un totale di 8 bit , per cui
l'indirizzo completo del sito dà vita ad una parola di 32 bit ( esempio: 131.175.64.1).
L'indirizzo del sito assume diversi nomi, anche se più tecnicamente la prima parte
corrisponde all'indirizzo della sottorete a cui il nodo appartiene, mentre la seconda
parte individua i computer secondari di appartenenza fino ad arrivare al singolo computer.
Tale modalità è efficiente ma non è molto semplice da memorizzare e perciò è stata
affiancata da un altro metodo chiamato FQDN ( Fully Qualified Domain Name), che si
caratterizza con nomi simbolici tipo: sito.dominio. Il dominio cui appartiene il sito
appare in modi diversi in relazione alle sottoreti alle quali ci si appoggia, per cui
nelle sottoreti statunitensi si caratterizzano i domini in relazione alla loro tipologia
di appartenenza mentre in Europa secondo la nazione di appartenenza del sito stesso.
Naturalmente ad ognuno di questi indirizzi simbolici (FQDN) è associato un indirizzo IP
numerico nella forma xxx.xxx.xxx.xxx ma l'associazione tra le due codifiche non è compito
dell'operatore bensì del sistema stesso; infatti la 'tabella di transcodifica' dei nomi
simbolici in indirizzi numerici viene affidata ad uno o più nodi di sotto-rete chiamati
name-server, distribuiti in modo conveniente all'interno della rete in modo tale da poter
fornire in ogni momento e in tempo reale l'indirizzo numerico richiesto. Tutto questo
avviene senza alcun coinvolgimento dell'utente. Con l'utilizzo di questa codifica possiamo
raggiungere un determinato sito e se vogliamo raggiungere uno specifico utente nel sito
(esempio: vogliamo inviare un messaggio di posta elettronica) dobbiamo aggiungere
all'indirizzo il codice identificativo del destinatario. L'indirizzo individuale si
presenta perciò così: utente@indirizzoIP oppure nel caso simbolico utente@FQDN otterremo
così ad esempio: rossi@yahoo.it Vantaggi derivati dall'uso del protocollo tcp/ip sono
relativi al fatto che esso ha assunto la status di open standard, in quanto chiunque può
utilizzare le sue caratteristiche ed inoltre perché tale protocollo è indipendente dal
modo in cui la rete alla quale si attacca è realizzata; esso infatti supporta una rete
Ethernet, una linea telefonica o un cavo a fibre ottiche, integrando i diversi componenti
hardware in un'unica soluzione.
Ovviamente da parte mia vanno i dovuti ringraziamenti a chi mi ha fornito di gran parte
di queste notizie (purtroppo non ricordo da dove le ho prese), con la speranza di aver
contributo ad una crescita culturale
73 da IW0ETJ Fabio Monaco.
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Il protocollo TCP/IP è stato studiato per
interconnettere tra loro reti di computer. Questa possibilità offre notevoli vantaggi e
possibilità di applicazione, come ad esempio, tutti quei servizi che siamo abituati a
vedere ed usare in INTERNET.
GENERALITA'
Il TCP/IP è un protocollo stratificato. Per
capire bene il suo funzionamento si può procedere con un esempio, che consideri il caso
in cui venga spedita una mail. Ad un primo livello esiste un protocollo per l' invio del
mail che identifica il mittente, il destinatario ed il testo stesso con i suoi
delimitatori. Quindi interviene il TCP/IP che è il set di comandi che si assicura che i
dati inviati raggiungano l' altro capo. Esso tiene traccia di ciò che viene inviato e
ritrasmette quello che viene perso. I messaggi troppo grandi vengono spezzettati in "
datagrammi "( di solito hanno dimensioni non superiori a 65kbytes) ed ognuno di essi
viene inviato accertandosi che raggiunga correttamente la sua destinazione. Esiste poi un
livello di protocollo che viene chiamato dalla applicazione e che si occupa dell'
instradamento dei dati : si tratta del set IP . Per esso è stato studiato un sistema di
indirizzamento mediante un nomero a 32 bit, divisi in gruppi secondo un sistema
gerarchico. Il protocollo IP gestisce questo livello di traffico . Il TCP/IP è realizzato
secondo una tecnica a connessione virtuale. I dati vengono spezzettati ed inviati all'
altro capo della rete in maniera del tutto trasparente all' utente che ignorerà il
percorso che essi compieranno. Neanche l' ordine con cui vengono inviati sarà rispettato,
ma i protocolli , dall' una e dall' altra parte del filo, ricostruiranno il mail ricevuto.
Questo consente di occupare canali diversi in tempi diversi anzichè un solo canale per
tutto il tempo della comunicazione.
IL LIVELLO TCP
Il Transmission Control Protocol è
responsabile dello spezzettamento dei dati in datagrammi, del riassemblaggio nel giusto
ordine dei datagrammi ricevuti dall'altra parte, della connessione e della richiesta di
rinvio di quanto viene perso. L Internet Protocol interviene nello instradamento dei
datagrammi . Entrambi lavorano nella più completat ignoranza reciproca. Semplicemente
ogni livello di protocollo incollando headers ai datagrammi, li rende univoci e
imperdibili.

Source Port : E' l' interfaccia che si occupa
del transito del file che viene inviato;
Destination Port : E' l' equivalente del
source port che viene raggiuntonell' altro computer.
Sequence Number : E' un numero grazie al
quale il corrispondente può essere sicuro di avere ricevuto tutto il file e, può
ricostruirlo in modo corretto.
Acknowledgment number : E' un numero che
invia indietro il ricevente e che serve a verificare che il datagramma sia pervenuto a
destinazione. In pratica rappresenta il Sequence Number di dati sino ad ora ricevuti dal
corrispondente.
Window : Questo campo viene usato per
controllare quanti dati possono essere inviati. Serve a sveltire le operazioni di invio
dei dati in quanto il ricevente mostra in questo campo quanti dati potrebbe ancora
ricevere. Se questo campo viene azzerato, allora il computer che invia i dati deve fermare
la trasmissione. Non appena il computer in ricezione avrà finito di immagazzinare i dati,
incrementerà di nuovo window cosicchè la trasmissione potrà essere ripresa.
Checksum : Viene calcolato sommando tutti i
bytes contenuti nel datagramma. Il risultato viene inserito nell' header. Se un disturbo,
durante il trasferimento, ha alterato i dati, il checksum non sarà lo stesso e verrà
richiesto nuovamente l' invio del datagramma giunto errato.
Urgent : Permette ad una parte di segnalare
all' altra la necessità di saltare ad un determinato ottetto.
IL LIVELLO IP
I datagrammi formati dal TCP vengono passati al
set di istruzioni IP. Il compito di IP, noncurante della struttura del file, sarà quello
di trovare il percorso da far compiere al datagramma per consegnarlo al destinatario. Di
conseguenza anche IP incolla un header da 20 bites al datagramma da trattare.

Source Internet Address : Si tratta
semplicemente dell' indirizzo della macchina di partenza. Come tutti gli indirizzi
Internet è costituito da un numero a 32 bit. Serve al computer che riceve i dati per
identificarna la provenienza.
Destination Internet Address : Un altro
numero a 32 bit che caratterizza il destinatario a cui viene inviato il Mail (nel caso del
nostro esempio precedente e sul quale abbiamo fondato la trattazione).
Protocol Number : Identifica il tipo di
protocolllo usato e determina il corretto trattamento dal lato della ricezione.
Checksum : Permette all' IP in ricezione di
verificare che la testata IP non sia stata corrotta durante il trsferimento. Questo
Checksum riguarda solo la parte header e non i dati e la parte TCP che hanno un altro
Checksum.
Flags -- Fragment Offset : Vengono usati per
ricomporre i datagrammi nel cao in cui essi vengano divisi.
Time To Live : Si tratta di un numero che
viene ridotto ogni volta che il datagramma passa attraverso un sistema.Quando diventa
zero, il datagramma viene automaticamente cancellato. Questo è molto utile nei casi in
cui si crei un anello chiuso dal quale il datagramma non esce. In teoria questo sarebbe
non possibile ma un errore umano può portare a questo tipo di alterazioni. In questi casi
il TTL impedisce al sistema di collassare.
IL LIVELLO DI INTERFACCIA
A questo punto al datagramma vengono incollati,
oltre che agli Header TCP ed IP anche dei caratteri di controllo tipici dell' interfaccia
elettrica e che verranno trattati al più basso livello hardware. Quello che alla fine
raggiunge l' utente all' atto della ricezione dei dati è solo il file trasmesso dal
destinatario, visto che ciascun livello di software, ricostruendo il file dai datagrammi
che riceve, ne taglia via gli headers.
Larticolo è frutto di una ricerca internet. Quindi è
stato presentato così come è stato trovato saluti da Fabio IW0ETJ
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