Via Gregorio VII, 225
00165 - ROMA
P.O. BOX
12347 ROMA BESITO

-A.RA.C.

  Home
  Circolo Rieti
  Circolo Casandrino

--News
-
--Iniziative
-
--Bacheca
-
 Internet via radio

Questa rubrica ideata da I0XKH Carlo e IW0FKL Massimiliano e realizzata con la fattiva collaborazione di IW0ETJ Fabio, ha lo scopo di avvicinare tutti i radioamatori e non, ad una conoscenza più approfondita dell'uso del PC in un collegamento dati su rete Ethernet, Intranet, Internet, Radio o Packet. Le informazioni pubblicate sono frutto di  ricerche su pubblicazioni esistenti e/o esperienza . Ogni commento e/o critica è gradita purchè a carattere costruttivo.

- Collegamento ad internet via radio
- Introduzione al protocollo TCP/IP
- Le basi del TCP/IP
- Il protocollo TCP/IP
- Gateway nel mondo

 

 

Collegamento ad internet via radio

 

Proprio l’altra sera navigando in iternet, mi sono imbattuto su un buon documento redatto dal collega Marco Menchise - IZ8AEB. Io ho pensato di riproporlo in una forma meno tecnica in modo da incuriosire persone che amano la radio che fanno packet da vario tempo e vogliono fare un’esperienza un po’ diversa. Si sa che lo sviluppo di internet è stato vertiginoso ed ormai chi possiede un pc ha anche un accesso alla grande rete, ma via radio si può accedere ad una parte di rete internet che si discosta un po’ dall’idea comune. Infatti è un realtà tutta radioamatoriale dove è possibile fare ancora qualche esperienza fuori dal comune. Prima di capire come si possa fare un collegamento alla rete delle reti con la radio cerchiamo di capire a grandi linee come funzioni il Packet ed Internet.

Il Packet altro non è che una trasmissione a pacchetti che avviene tra due computer. In altre parole è possibile passare delle informazioni presenti su un pc ad un altro spezzettandole in pacchetti. Quindi un file viene diviso in più pezzi che vengono trasmessi ad uno a uno applicando ogni volta i dovuti controlli per verificare che la trasmissione sia avvenuta senza errori. Tutto questo avviene secondo un protocollo (ciò secondo delle fasi ben precise) che va sotto il nome di AX25, o meglio AX25 incapsulato. L’AX25 è nato per una trasmissione via cavo, in un secondo momento l’informazione è stata messa su di una portante e lanciata in antenna. Il nostro modem packet comunica in AX25 , mentre il modem telefonico parla con un server internet in tcp/ip. Già questo fa capire il perché un modem telefonico non può essere usato per fare Packet e viceversa.

Intenet come ci dicano da tutte le parti sono tanti computer legati fra loro con dei cavi, delle linee telefoniche, delle fibre ottiche etc., che comunicano in tcp/ip (Transmission Control Protocol/Internet Protocol). Ogni computer posto in rete ha un ip-adress, cioè un numero identificativo, quindi ogni volta che accediamo ad Internet anche al nostro pc viene dato un numero che lo identifica nella rete. Grazie a questo identificativo è possibile navigare da un sito ad un altro e spostarci fra le varie informazioni. L’ip-adress è costituito da quattro numeri separati da un punto. Il primo individua grossolanamente la classe di appartenenza. Quindi ad esempio 195.xxx.xxx.xxx rappresenta il provider Tiscaliner per l’Italia (questo vuole essere solo un esempio). Gli altri numeri indicano una gerarchia. Il provider assegna un ip all’utente ogni volta che l’utente chiede di accedere ad internet, quindi l’identificativo cambia da connessione a connessione. Questi numeri sono gestiti da delle leggi che ne definiscono l’esatto impiego, al mondo radioamatoriale sono stati assegnati gli ip che inizia per 44. Quindi via radio visto il basso numero di utenti si ha un ip statico proprio come in internet commerciale l’ha Ibm o Microsoft, loro questi numeri se li comprano a suon di miliardi a noi li danno gratis. La fregatura sta nel fatto che via radio possiamo accedere solo a quelle macchine che hanno per dominio 44, come via telefono si può accedere solo ai domini di carattere commerciale e quindi non a quello radioamatoriale o di altro genere. Insomma via radio si accede ad una rete internet riservata solo a noi, ma con tutti quei servizi di rete utilizzati e dal sistema commerciale.

Per entrare in questo mondo, bisogna trovare in frequenza un gateway farci dare un ipadress configurare la nostra macchina e tentare l’avventura. Un gateway non è altro che un server o più semplicemente un pc capace di collegarsi su una o più porte via packet (con delle radio) e su una o più porte via internet (con un ethernet). Per noi quindi rimane come collegare una BBS in modo tradizionale, ma dobbiamo usare dei programmi che opportunamente configurati (AGWPE, FlexNet oppure linux+ax25) ci permettono di mandare in aria dei pacchetti AX25 che al loro interno contengono dei pacchetti TCP/IP (questo è un 'incapsulamento'). Questa tecnica e' un po' dispendiosa perché' ogni protocollo aggiunge bytes di controllo (overhead) alle informazioni vere e proprie, causando un rallentamento nel trasferimento dei dati. La cosa è però necessaria perché' il TCP/IP ha bisogno dei servizi forniti dall'AX25, visto che il primo collegamento avviene via radio.

L'accesso alla rete pero', e' subordinato alle restrizioni che il gestore del gateway intende adottare per regolare il traffico. Alcuni anni fa il radio-gw di Pisa era completamente aperto: si aveva in tutto e per tutto un collegamento con IP fisso a una velocità' accettabile; in seguito, a causa dei soliti problemi sono state introdotte delle limitazioni; le attuai condizioni sono:

1) email funzionante al 100% (da e verso tutto Internet commerciale);
2) ftp, telnet, web, ecc funzionanti al 100% solo da e verso siti appartenenti alla rete 44.x.x.x (quella dei radioamatori);
3) servizio web esteso al alcuni siti non appartenenti alla rete 44 (ma di interesse radio amatoriale) mediante l'uso di una macchina proxy ;

A causa delle limitazioni di cui al punto 2, tu non puoi collegarti alla mia macchina quando sei collegato ad internet perché il radio-gw non farebbe passare i pacchetti diretti verso di me in quanto essi non provengono da un ip 44.x.x.x .

Spero con questo articolo di aver posto in forma comprensibile un argomento non a tutti familiare.

A tutti un 73 da IW0ETJ Fabio Monaco

 

 

-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-

 

 

Protocollo TCP/IP

 

Dopo aver spiegato un po’ le origini del protocollo TCP/IP cercherò di illustrare in modo più specifico i sui aspetti tecnici. Ovviamente ho cercato di mantenere un linguaggio chiaro e semplice in modo da essere compreso da persone che non fanno parte del mondo informatico. Questa piccola guida non può sostituire e/o analizzare tutte le particolarità del TCP/IP, ma offre una visione generale e saranno ben accetti consigli e/o discussioni per aggiungere ulteriori punti a questo testo.

Il TCP/IP (che stà a significare: Transmission Controlo Protocol/Internet Protocol) nasce con l’esigenza di condividere informazioni e dati fra più computer che lavorano con sistemi operativi differenti. Questa necessità fa del TCP/IP un protocollo aperto ovvero che la sue direttive, le sue specifiche sono a disposizione della comunità scientifica e informatica. Quindi in poche parole è un qualcosa di chiaro a tutti e che tutti possono implementare mantenendo le stesse caratteristiche tecniche. Il TCP/IP non è un protocollo singolo ma è una somma di più protocolli. Ognuno di questi aggiunge un servizio utile al TCP/IP per trasferire pacchetti di informazioni via PPP, SLIP, Ethernet, linee dedicate, trasmissione via X.25, radio. Per qualsiasi cosa si voglia fare con uno o più computer collegati in rete , come ad l’invio delle e-mail ,il TCP/IP deve mettere in funzione il servizio ad hoc. Il TCP/IP unisce più protocolli per costituire un sistema di processi di intercomunicazione molto avanzata e duttile.

E’ doveroso ricordare che Internet, e la famiglia di protocolli che permette a Internet di esistere (Il TCP/IP, appunto), appartiene a tutti ed non è di nessuno. Solamente le tecnologie che uniscono due computer fra di loro possono appartenere a qualcuno (come, ad esempio, una linea digitale, una coppia di modem etc. etc.) ma il protocollo software che utilizza queste tecnologie sono liberamente distribuibili, non ci sono nè royalty da pagare, nessuno si può arrogare la paternità di Internet e tantomeno dei servizi basilari di Internet. Questi protocolli sono nati "liberi" e sono il risultato di un lavoro svolto da centinaia di persone sparese per il mondo nell'arco di vent'anni e per loro scelta le specifiche, i sorgenti, le applicazioni minimali sono a completa disposizione del mondo scentifico.

Ritornando al protocollo TCP/IP permette di far comunicare due sistemi differenti, dividendo le informazioni che devono comunicare in pacchetti. Un po’ tutti i protocolli di comunicazione fanno questo, a noi radioamatori viene subito in mente il packet, ma possiamo pensare anche al CW. Infatti due radioamatori che telegrafano fra di loro, non butteranno giù tutto quello che devono dire in un'unica trasmissione, ma spezzeranno l’informazione da trasmettere in più trance, assicurandosi che l’interlocutore abbia ricevuto il msg fino a quel momento trasmesso.

Il TCP/IP fa ancora qualcosa di più di due radioamatori che comunicano in CW, infatti il protocollo una volta divisa l’informazione la consegna a quei computer che hanno un giusto IP (Internet Protocol) Ogni macchina, all'interno della rete Internet, ha un suo indirizzo, univoco per permettere una perfetta e indicutibile trasmissione nella rete stessa. Per fare una metafora, che riesce molto bene nel mondo dell'informatica, un "IP Address" è perfettamente riconducibile al proprio indirizzo di casa; le Poste e Telegrafi sanno come portare fino a casa vostra una lettera e quindi, ritornando al nostro campo, un IP address deve essere univoco per permettere ai vari pacchetti di poter ritornare indietro dalla rete. Quindi grazie a questo IP, che può essere interpretato anche come la nostra sigla (infatti ogni radioamatore dovrebbe poter essere individuato univocamente da un'unica sigla, i pirati rovinano come sempre tutto), è possibile su un unico canale fare un qso in telegrafia da 100 o 1000 operatori contemporanei. Infatti ogni trasmissione che viene compiuta sa grazie all’IP a chi viene indirizzata.

 

Il formato di un indirizzo IP si compone di una stringa a 32-bit. I 32-bit di un indirizzo IP sono divisi in quattro parti da 8-bit. Ogni parte è un numero compreso tra 0 e 255. In un indirizzo IP, le quattro parti a 8-bit sono separate da un punto ".". Un esempio: 192.106.166.93 è un indirizzo IP corretto; 450.222.410.120 è un indirizzo IP non valido.

 

Per una massima flessibilità e configurazione, gli indirizzi IP sono assegnati secondo la dimensione stessa della rete alla quale poi vanno gestiti. Le reti sono divise in:

  • Classe A: Si fissa il primo numero per indicare una certa rete mentre gli altri tre per gli indirizzare le periferiche, permettendo un'indirizzamento massimo di 16 milioni di macchine.
  • Classe B: Si fissa il primo ed il secondo numero per indicare la rete e gli altri due per indirizzare le periferiche. Permette la configurazione di circa 65,000 macchine.

La classe B normalmente è di poche compagnie che hanno molte macchine da poter inserire nella rete Internet.

  • Classe C: Si fissano i primi tre numeri per individuare la rete (che, sono sempre fissi nell'ambito della rete stessa) e l’ultimo numero per indirizzare delle periferiche. Permette la configurazione di 254 macchine. Una Classe C è molto diffusa nella rete Internet (MC-Link ne è un esempio

 

 

Ai radioamatori è stata ritagliata una rete con il primo numero fisso e gli altri tre variabili a piacere. Quindi ci è stata data la possibilità di gestire 16 milioni di computer, in comunicazione contemporanea fra loro. Comunque se la cosa non dovesse bastare è possibile espandere la rete grazie a degli altri numerelli, che costituiscono il Netmask.

Questi sono altri 4 numeri ausiliari che aggiunti a quelli di IP aiutano ad indirizzare più macchine sullo stesso IP. Una definizione pi ù tecnica, ma poco utile ai nostri scopi e la seguente.

 

Il netmask, molto semplicemente, è la porzione di rete di un indirizzo IP impostato a 255 e è usato per ricavare la porzione della rete utilizzata per determinare il routing dei pacchetti all'interno della rete stessa.

 

Esempi:

  • Classe A: il "Network Mask" è 255.0.0.0.
  • Classe B: il "Network Mask" è 255.255.0.0.
  • Classe C: il "Network Mask" è 255.255.255.0.

 

Per quanto riguarda MC-link, dato che utilizza varie reti in Classi C (esse sono: 192.106.166.*, 192.106.229.*), il "Network Mask" deve essere impostato a 255.255.255.0.

 

.In ultimo vediamo brevemente il DNS

Domain Name Server (DNS)

 

 

Esiste un documento detto RFC (Request for Comments) che definisce i nomi, gli indirizzi e il "routing" a questo modo:

Un nome indica come ricordi un indirizzo. Un indirizzo indica dove si trova, quindi il vero indirizzo. Una strada indica come arrivarci.

 

Ogni interfaccia di rete (quale che sia: una scheda di rete, una porta seriale, una linea digitale) configurata all'interno di una rete amministrata dal protocollo TCP/IP è identificata da un univoco indirizzo IP a 32-bit. Un nome (detto Host Name) può essere assegnato per qualsiasi interfaccia che abbia un indirizzo IP corretto.

 

I nomi sono assegnati alle periferiche poichè è più facile ricordare un nome anzichè una successione, ordinata o meno, di numeri separati dal punto (inidirizzo IP). I computer ragionano a numeri, noi umani ragioniamo meglio con i nomi.

 

Per fare un esempio, mclink.mclink.it (che corrisponde alla macchina mclink, ovvero alla BBS) è più facile da ricordare che di questo numero: 192.106.166.93.

 

Quindi un DNS prende il compito di convertire gli eventuali Host Name (detti anche alias) in indirizzi numerici e viceversa. È solamente una convenzione e una facilitazione per noi umani. Se facciamo Telnet (servizio di connessione diretta ad un computer) a mclink.mclink.it oppure a 192.106.166.93 è esattamente la stessa cosa.

 

Il DNS di MC-Link è il seguente: 192.106.166.1

Per capire meglio un DNS, basta ascoltare il signor Giulio IK0NWA. Infatti lui riesce a dare degl’alias a delle sigle ben precise, in modo da ricordare meglio le persone. La sua sigla diventa IK0 Nove Wisky Antichi che individua comunque in modo univoco la stazione di Giulio.

 

Spero che con questo articolo, sia riuscito a far capire meglio chi è e cosa fa il TCP/IP. A noi non serve entrare nella su struttura e nella sua filosofia di funzionamento. A noi basta sapere che quando facciamo un E-Mail, o quando scriviamowww.arac.itil TCP/IP ci sta dando dei servizi che ci permettono di finire ad esempio sul sito ARAC e non su quello CISAR od ARI e viceversa.

L’esempio su McLink, non vuole essere pubblicità ma solo un esempio valido. Spero che Giulio IK0NWA non si sia offeso ad essere paragonato ad un DNS, ma per chi lo conosce è un buon esempio!!! Spero di aver fatto cosa gradita

Colgo l’occasione per ringraziare il sito ARAC, che accoglie i miei articoletti

73 da Fabio IW0ETJ

 

 

-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-

 

 

Introduzione al protocollo TCP/IP

 

Fra le mie carte e molta roba presa dalla grande rete è spuntato questo piccolo articolo. Non vuole essere sicuramente un trattato in materia, ma visto l’argomento di qualche mese fa (Internet via radio), è giusto dare un idea di cosa voglia dire la parola TCP/IP.

Cercherò di dare una breve spiegazione partendo proprio da quando Internet era solo un idea.

I calcolatori allora come adesso, pur avendo sistemi operativi diversi, dovevano riuscire a "parlare" la stessa lingua. L’idea informatica fu quello di sfruttare il metodo del packet switching; tale idioma nasce informalmente nel 1973, grazie a Vinton Cerf (che in un’intevista rilasciata a Mediamente ne spiega le caratteristiche) e Robert Kahn. I due ricercatori diedero vita al progetto di realizzazione di una architettura di cooperazione tra reti (internetworking), in grado di collegare tra loro reti diverse basate su pacchetti di informazioni e macchine diverse collegate a reti diverse ma interconnesse. Tale architettura si basa sul protocollo tcp/ip, del quale vennero realizzate quattro versioni tra il 1974-1978, fino a quando il protocollo divenne standard di riferimento: erano i primi anni '80, e la rivoluzione Internet prendeva sempre più piede, appoggiata anche dalle autorità e dalle imprese. Tecnicamente, il protocollo tcp/ip è formato da due protocolli distinti che svolgono funzioni diverse nella trasmissione dei dati: il TCP gestisce l'organizzazione dei dati e il controllo della trasmissione di questi ultimi, in quanto poiché i dati da inviare sono troppo grandi ne ridimensiona la grandezza, li spezzetta in pacchetti più piccoli e li ricompone nel momento in cui arrivano al computer scelto. Compito del protocollo IP è invece quello di trasmettere i dati e di gestire il traffico fra i diversi computer collegati; tale protocollo, infatti, impacchetta i dati in uscita e li invia , trovando la strada migliore per l'invio. Altro compito assolto dal protocollo IP è l'invio dei dati ad un indirizzo esistente, utilizzando uno schema di "indirizzamento" dei computer collegati, basato su un sistema di indirizzi numerici. Infatti in Internet ogni sito logico è individuato da un solo indirizzo numerico, intellegibile da parte di un computer; l'indirizzo numerico è determinato da quattro campi separati tra loro da un punto, in cui ogni campo può assumere valori da 0 a 255 per un totale di 8 bit , per cui l'indirizzo completo del sito dà vita ad una parola di 32 bit ( esempio: 131.175.64.1). L'indirizzo del sito assume diversi nomi, anche se più tecnicamente la prima parte corrisponde all'indirizzo della sottorete a cui il nodo appartiene, mentre la seconda parte individua i computer secondari di appartenenza fino ad arrivare al singolo computer. Tale modalità è efficiente ma non è molto semplice da memorizzare e perciò è stata affiancata da un altro metodo chiamato FQDN ( Fully Qualified Domain Name), che si caratterizza con nomi simbolici tipo: sito.dominio. Il dominio cui appartiene il sito appare in modi diversi in relazione alle sottoreti alle quali ci si appoggia, per cui nelle sottoreti statunitensi si caratterizzano i domini in relazione alla loro tipologia di appartenenza mentre in Europa secondo la nazione di appartenenza del sito stesso. Naturalmente ad ognuno di questi indirizzi simbolici (FQDN) è associato un indirizzo IP numerico nella forma xxx.xxx.xxx.xxx ma l'associazione tra le due codifiche non è compito dell'operatore bensì del sistema stesso; infatti la 'tabella di transcodifica' dei nomi simbolici in indirizzi numerici viene affidata ad uno o più nodi di sotto-rete chiamati name-server, distribuiti in modo conveniente all'interno della rete in modo tale da poter fornire in ogni momento e in tempo reale l'indirizzo numerico richiesto. Tutto questo avviene senza alcun coinvolgimento dell'utente. Con l'utilizzo di questa codifica possiamo raggiungere un determinato sito e se vogliamo raggiungere uno specifico utente nel sito (esempio: vogliamo inviare un messaggio di posta elettronica) dobbiamo aggiungere all'indirizzo il codice identificativo del destinatario. L'indirizzo individuale si presenta perciò così: utente@indirizzoIP oppure nel caso simbolico utente@FQDN otterremo così ad esempio: rossi@yahoo.it Vantaggi derivati dall'uso del protocollo tcp/ip sono relativi al fatto che esso ha assunto la status di open standard, in quanto chiunque può utilizzare le sue caratteristiche ed inoltre perché tale protocollo è indipendente dal modo in cui la rete alla quale si attacca è realizzata; esso infatti supporta una rete Ethernet, una linea telefonica o un cavo a fibre ottiche, integrando i diversi componenti hardware in un'unica soluzione.

Ovviamente da parte mia vanno i dovuti ringraziamenti a chi mi ha fornito di gran parte di queste notizie (purtroppo non ricordo da dove le ho prese), con la speranza di aver contributo ad una crescita culturale

73 da IW0ETJ Fabio Monaco.

 

 

-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-

 

 

IL PROTOCOLLO TCP/IP

 

Il protocollo TCP/IP è stato studiato per interconnettere tra loro reti di computer. Questa possibilità offre notevoli vantaggi e possibilità di applicazione, come ad esempio, tutti quei servizi che siamo abituati a vedere ed usare in INTERNET.

 

GENERALITA'

Il TCP/IP è un protocollo stratificato. Per capire bene il suo funzionamento si può procedere con un esempio, che consideri il caso in cui venga spedita una mail. Ad un primo livello esiste un protocollo per l' invio del mail che identifica il mittente, il destinatario ed il testo stesso con i suoi delimitatori. Quindi interviene il TCP/IP che è il set di comandi che si assicura che i dati inviati raggiungano l' altro capo. Esso tiene traccia di ciò che viene inviato e ritrasmette quello che viene perso. I messaggi troppo grandi vengono spezzettati in " datagrammi "( di solito hanno dimensioni non superiori a 65kbytes) ed ognuno di essi viene inviato accertandosi che raggiunga correttamente la sua destinazione. Esiste poi un livello di protocollo che viene chiamato dalla applicazione e che si occupa dell' instradamento dei dati : si tratta del set IP . Per esso è stato studiato un sistema di indirizzamento mediante un nomero a 32 bit, divisi in gruppi secondo un sistema gerarchico. Il protocollo IP gestisce questo livello di traffico . Il TCP/IP è realizzato secondo una tecnica a connessione virtuale. I dati vengono spezzettati ed inviati all' altro capo della rete in maniera del tutto trasparente all' utente che ignorerà il percorso che essi compieranno. Neanche l' ordine con cui vengono inviati sarà rispettato, ma i protocolli , dall' una e dall' altra parte del filo, ricostruiranno il mail ricevuto. Questo consente di occupare canali diversi in tempi diversi anzichè un solo canale per tutto il tempo della comunicazione.

 

IL LIVELLO TCP

Il Transmission Control Protocol è responsabile dello spezzettamento dei dati in datagrammi, del riassemblaggio nel giusto ordine dei datagrammi ricevuti dall'altra parte, della connessione e della richiesta di rinvio di quanto viene perso. L Internet Protocol interviene nello instradamento dei datagrammi . Entrambi lavorano nella più completat ignoranza reciproca. Semplicemente ogni livello di protocollo incollando headers ai datagrammi, li rende univoci e imperdibili.

 

Source Port : E' l' interfaccia che si occupa del transito del file che viene inviato;

 

Destination Port : E' l' equivalente del source port che viene raggiuntonell' altro computer.

 

Sequence Number : E' un numero grazie al quale il corrispondente può essere sicuro di avere ricevuto tutto il file e, può ricostruirlo in modo corretto.

 

Acknowledgment number : E' un numero che invia indietro il ricevente e che serve a verificare che il datagramma sia pervenuto a destinazione. In pratica rappresenta il Sequence Number di dati sino ad ora ricevuti dal corrispondente.

 

Window : Questo campo viene usato per controllare quanti dati possono essere inviati. Serve a sveltire le operazioni di invio dei dati in quanto il ricevente mostra in questo campo quanti dati potrebbe ancora ricevere. Se questo campo viene azzerato, allora il computer che invia i dati deve fermare la trasmissione. Non appena il computer in ricezione avrà finito di immagazzinare i dati, incrementerà di nuovo window cosicchè la trasmissione potrà essere ripresa.

 

Checksum : Viene calcolato sommando tutti i bytes contenuti nel datagramma. Il risultato viene inserito nell' header. Se un disturbo, durante il trasferimento, ha alterato i dati, il checksum non sarà lo stesso e verrà richiesto nuovamente l' invio del datagramma giunto errato.

 

Urgent : Permette ad una parte di segnalare all' altra la necessità di saltare ad un determinato ottetto.

 

IL LIVELLO IP

I datagrammi formati dal TCP vengono passati al set di istruzioni IP. Il compito di IP, noncurante della struttura del file, sarà quello di trovare il percorso da far compiere al datagramma per consegnarlo al destinatario. Di conseguenza anche IP incolla un header da 20 bites al datagramma da trattare.

 

Source Internet Address : Si tratta semplicemente dell' indirizzo della macchina di partenza. Come tutti gli indirizzi Internet è costituito da un numero a 32 bit. Serve al computer che riceve i dati per identificarna la provenienza.

 

Destination Internet Address : Un altro numero a 32 bit che caratterizza il destinatario a cui viene inviato il Mail (nel caso del nostro esempio precedente e sul quale abbiamo fondato la trattazione).

 

Protocol Number : Identifica il tipo di protocolllo usato e determina il corretto trattamento dal lato della ricezione.

 

Checksum : Permette all' IP in ricezione di verificare che la testata IP non sia stata corrotta durante il trsferimento. Questo Checksum riguarda solo la parte header e non i dati e la parte TCP che hanno un altro Checksum.

 

Flags -- Fragment Offset : Vengono usati per ricomporre i datagrammi nel cao in cui essi vengano divisi.

 

Time To Live : Si tratta di un numero che viene ridotto ogni volta che il datagramma passa attraverso un sistema.Quando diventa zero, il datagramma viene automaticamente cancellato. Questo è molto utile nei casi in cui si crei un anello chiuso dal quale il datagramma non esce. In teoria questo sarebbe non possibile ma un errore umano può portare a questo tipo di alterazioni. In questi casi il TTL impedisce al sistema di collassare.

 

IL LIVELLO DI INTERFACCIA

A questo punto al datagramma vengono incollati, oltre che agli Header TCP ed IP anche dei caratteri di controllo tipici dell' interfaccia elettrica e che verranno trattati al più basso livello hardware. Quello che alla fine raggiunge l' utente all' atto della ricezione dei dati è solo il file trasmesso dal destinatario, visto che ciascun livello di software, ricostruendo il file dai datagrammi che riceve, ne taglia via gli headers.

 

L’articolo è frutto di una ricerca internet. Quindi è stato presentato così come è stato trovato saluti da Fabio IW0ETJ

 

 

-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-<*>-

 

 

Ham Gateways in the World!

(from DB0HFO-l.ampr.org.)

 

Italy

Romaiw5dek.ampr.org

Pisa www.iw5dam.ampr.org

Torino ik1xht.ampr.org

Catania gw.iw9exl.ampr.org

Frosinone gw.iw0der.ampr.org

L'Aquila gw.iw6ndx.ampr.org

U.K.

GB7MBB (BayBBS) WWW Home Page

LURPAC Home Page

Mike Dent's World Wide Web Home Page

Dave Staniforth's W3 Home Page

Jon's WWW homepage

G7VID Home Page

UHARS Home page

GB7IND home page


Poland

Torun Amateur TCP/IP Packet Radio Group

Strona Tytulowa Poznan.ampr.org


Finland

Jukka Salomaa OH2BUA

Germany

DB0TUD - Wampes-Knoten in Dresden

TCP/IP Node DB0MWS.ampr.org

Dieter Deyke's (DK5SG) Info Server

DB0BRU's Test Home Page

DB0FHO's HAM-WWW(W) page

North America - U.S.A.

Southeast Michigan Amateur Radio Web

TNOS Central

University of Utah Radio Club in Salt Lake City, Utah

Gary Crum's (KB7EEC) residence in Salt Lake County, Utah

The DTWGate Amateur Web Server in Detroit

KB8PWC JNOS http server

GW.N0QCU homepage

KD4YAL's World Wide Web site in Englewood, Florida

KD4IDR's Internet Gateway Web page

BOX.KD4KSA.AMPR.ORG Home Page

Packet Association of Western New York

John Zantek (WX3K)'s Home Page

KB0TDF(TNos) Home Page

WETNET

K9DC Home Page

N6GN's Garage Page

N6GN's Shack Camera

Redwood3 Gateway Page

www.indygate.ampr.org

W6YX - Stanford Amateur Radio Club

Canada

Ottawa Amateur Radio Club - Packet Working Group WWW Home Page

VE3LC.AMPR.ORG HOME PAGE

University of Manitoba Amateur Radio Society VE4UM

W.A.R.P.'s (Winnipeg Amateur Radio Packet Group) Home Page

VE4IP Gateway

VE4KV BBS

University of British Columbia Amateur Radio Society VE7UBC

Passerelle radio amateur de Montreal

South America Brazil

Curitiba Packet Radio (ARPA/UFPR)

BHZ PACKET RADIO

Faculdade de Engenharia de Joinville:fej.ampr.org

Venezuela

YV5CIV Home Page

Amateur-Radio-Station DL2GG/YV5

Chile

CE3BUC HOME PAGE

Oceania - Australia

Minnies's Home Page

VK3ERM Gateway to Packet Radio home page

--Associazione
-
--Radio
-
--Computer
-
--Legislazione
-